Apro una parentesi, cercando di svelarvi come, in questa fase come nelle successive, bisogna carteggiare

Anzitutto bisogna essere certi che la superficie sia completamente asciutta.

Poi, con la carta ben salda e avvolta sul blocchetto, cominciamo a “sfregare” senza premere, con movimento rotatorio e gentile (“scuff sanding”), fino a che non ci sia più nulla di lucido.

 La presenza di parti lucide significherà che ci sono, in corrispondenza, degli avvallamenti che non sono stati “pareggiati” dalla gommalacca o vernice.

Quindi ecco una regola, bisognerà continuare col dare lacca e carteggiare fino alla prima carteggiatura che darà una superficie completamente opaca già al primo passaggio.

Ma tutto ovviamente dipenderà dalla regolarità e dalla gentilezza della vostra mano.

 

Quando vi sembrerà che la gommalacca vi abbia dato una superficie abbastanza liscia, le possibilità saranno diverse, e tra queste dovrete scegliere.

 

  1. finitura trasparente naturale
  2. finitura trasparente colorata
  3. finitura coprente, o solid colors
  4. sunburst, a due o tre toni
  5. custom colors o finiture speciali

 

La finitura “natural”, cioè “tinta legno”, è recentemente tornata di moda, e potrete farla senza molta fatica, a patto di “digerire” il fatto che tutte imprecisioni nel legno e nel vostro lavoro non solo si vedranno, ma saranno addirittura amplificate dalla vernice.

La finitura trasparente colorata (“shaded color”) implica la aggiunta di colore, nel legno o nella vernice.

Nel primo caso andrà fatta con un tampone ad anilina prima di dare la gommalacca, nel secondo la tinta andrà aggiunta alle prime mani di vernice trasparente.

Anche questa esalta magnificamente…i difetti !

La finitura coprente da sempre salva moltissime anime dal Purgatorio delle critiche

 

degli amici e parenti, che spesso, senza neanche sapere cosa sia una chitarra, si permettono di insegnare come si fa a Voi, che ne venite dal fare una chitarra completa e sonante essendo partiti praticamente da zero, col solo ausilio di queste poche pagine di chiacchiere !

Provino loro, poi li lascerete parlare.

Il sunburst purtroppo presuppone una qualità di legni e di esecuzione dei lavori che ritengo per il momento un po’ al di sopra delle vostre possibilità.

Accenno brevemente lo stesso come si fa.

Due modi : color in the wood oppure color on the wood.

La differenza di una sola vocale comporta che nel primo caso il colore (anilina) andrà dato (tampone o spray) direttamente sul legno, nel secondo invece andrà a posarsi sul fondo(nel vostro caso sulla gommalacca).

In entrambi i casi si dà il “giusto” giallo sull’intero body, poi si dà il nero o marrone scurissimo sui lati e nei cutaways (procuratevi una foto a colori di una Fender, o meglio ancora una Fender vera), poi si cerca di sfumare le zone di passaggio tra il giallo e il nero con il rosso nelle three-tone, e con il marrone nelle two-tone, cosa che è già difficile con l’aerografo, figuriamoci con tampone e carta vetrata !

Ci sono ovviamente altri metodi, ma tutti professionali e comunque inadatti alla vostra prima esperienza.

Le finiture speciali e i custom colors

( Butterschotch, Lake Placid Blue, Candy Apple Red, Gold Top etc.), sarà meglio lasciarle agli specialisti, poichè presuppongono, oltre a tecniche particolari, vernici a volte introvabili o difficili da applicare.

Devo dire che tra i miei “seguaci”, per il momento, sono pochi quelli che sono riusciti a farsi chitarre con finiture trasparenti, la maggior parte ha dovuto ripiegare su colori coprenti. (indovinate perché ?).

 

E pensare che i colori solidi, specie quelli pastello o metallizzati dei ‘60s, sono veramente affascinanti, e non sono certo un ripiego, ma il campo di battaglia dove si cimentano spesso i migliori liutai del mondo.

Pagina 44

Cover Prima Indice Introduzione Norme per la cura della chitarra 

2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28

29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52

Regolazione delle ottave e dei pick ups       Warnings