Le vernici

Nell’industria attuale degli strumenti musicali a basso prezzo se ne impiegano parecchie,tutte sintetiche, a volte bicomponenti, ma "sanno di plastica" e nessun liutaio serio ne fa uso.

Usiamo invece quelle derivate dalla tradizione ormai secolare, che molte grandi ditte impiegano ancora per gli strumenti di maggior pregio.

Si dividono in vari tipi :

      ·1 Shellac : è la nostra gommalacca, decerata e schiarita. In mancanza di questa la nostra gommalaccca dei mobilieri andrà benone. Si scioglie in alcool a 95° cioè quello normale da disinfettare non va troppo bene.

      ·2 Nitrocellulosa : è quella delle Gibson più pregiate e delle Fender vintage (tranne i custom colors, colori coprenti nitroacrilici)

      ·3 Nitroacrilica : è quella delle automobili degli anni ’50 e seguenti. Si trova ancora anche in bombolette, in vari colori.

      ·4 Waterborne : o a base d’acqua. Secondo me sarà il futuro della verniciatura degli strumenti musicali, a patto di sceglierne un tipo fatto apposta per questo scopo. Io la uso da anni, e mi conforta sapere che non è tossica, non è infiammabile e non inquina l’ambiente. Purtroppo in Italia, a quanto ne so, non si trova una qualità adatta ai nostri scopi, e allora bisogna farla arrivare dagli USA, con le conseguenze economiche che immaginerete.

Tutte queste vernici, anche in rarissimi casi le waterbased, possono dare allergia in soggetti predisposti, quindi leggere bene le avvertenze sui barattoli, e usarle sempre con maschera e guanti di gomma, in locali ben aerati.

Le vernici nitro addirittura sono tossiche e cancerogene, quindi cautela nell’uso.

Se avete paura o non avete luoghi e attrezzature profilattiche adeguate, è meglio che usiate una delle altre due. A voi la scelta.

Non sono vernici, ma qualche fabbricante di strumenti usa come finitura l’olio di legno

(Tung oil) o la cera (wax), con risultati più che apprezzabili.

Il materiale elettrico

Chiarisco che non ogni materiale elettrico, anche se eccellente in qualità, va bene per i nostri scopi.

Cercate di usare sempre componenti e materiali inventati per uso liuteristico, sarete così al riparo da amare sorprese.

Ecco la solita lista, con le sottolineature :

      ·1 Un saldatore a stilo, se non siete più che esperti non superate i 30 watts

      ·2 Filo di stagno da saldature, multicore con anima in resina, cioè quello da elettronica, della migliore qualità possibile

      ·3 Supporto "terza mano"

      ·4 Supporto per il saldatore, con spugnetta

      ·5 Dissaldatore a pompetta

      ·6 Treccia per dissaldare

      ·7 Pinza a lungo becco, tipo sala operatoria

      ·8 Disossidante spray secco per contatti

      ·9 Spray disossidante/lubrificante, buono quello che odora di liquirizia

      ·10 Nastro adesivo di rame o alluminio, per fare le schermature sotto il pickguard e nelle cavità controlli e altro

      ·11 Un rotolino di filo bianco, di qualità fatta apposta per strumenti musicali.

      ·12 Un rotolino di filo nero, come sopra

      ·13 Un tester, possibilmente digitale

      ·14 Capacitors (condensatori ceramici) fatti apposta per i nostri scopi : misurate col tester settato a mFarad quelli normali a basso costo e quelli che dico io e capirete la differenza.

      ·15 Ogni altro componente elettronico od elettrico deve sempre essere "instrument quality".

Così pots, switches e tutto il resto dovranno essere quelli fatti apposta per strumenti, giusti nei valori e nell’affidabilità.

E’ sicuramente inutile che vi dica di prestare attenzione a non bruciarvi o rovinarvi i vestiti col saldatore o con lo stagno, che a volte cola o schizza, però ormai l’ho detto e non mi pento.

A me è successo, e non è piacevole. Quando saldate mettete sempre gli occhiali protettivi.

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