Segniamo con la matita finissima la posizione di ciascuna corda, quindi estraiamo il nut e rimettiamolo nella morsa. Con un seghetto da modellismo o da gioielliere segniamo le tacche, che diventeranno gli slots delle corde. Rimontiamo il nut sulla chitarra (avete notato che si comincia a parlare di “chitarra”?) Con le limette da liutaio (se siete ricchi) o con una mini coda di topo da modellismo, portiamo le tacche delle corde grosse ad una larghezza pari a quella della corda che dovrà ricevere, e ad una profondità pari alla metà del diametro della corda. Cioè la tacca della sesta corda (0.042”) dovrà essere profonda 0.021”. Non vi dico quanto fa in mm. perché tanto non avrete per misurarla altro strumento che il vostro occhio, e poi perché non sarebbe male, nel malaugurato caso che voleste addentrarvi di più nella liuteria americana, che imparaste a fare almeno le conversioni fondamentali. Carteggiate il nut (per carità, prima rimettetelo nella morsa o tenetelo in mano) con grane crescenti, fino ad almeno 600, e riponetelo in luogo sicuro, tornerà fuori, per la forma definitiva, al momento del setup finale. Mentre fate queste cose, controllate anche l’inclinazione del manico, se cioè le corde sono troppo alte o troppo basse , in seguito dovrete correggere ogni anomalia. Riassumendo ora abbiamo :
La chitarra sembra quasi che possa suonare : maledicetemi, ma smontate tutto, dico tutto ! Prepariamoci alla verniciatura. |
Nel frattempo facciamo un po’ di studio sulle misure anglosassoni.
Per la cronaca , i materiali USA sono misurati in pollici, quelli tedeschi e giapponesi, di solito, col nostro sistema metrico.
Per ogni evenienza sarà bene tenere sul vostro tavolo di lavoro una calcolatrice tascabile. |
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Cover Prima Indice Introduzione Norme per la cura della chitarra
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Regolazione delle ottave e dei pick ups Warnings